Vi ricordate i Pedü? Erano quelle scarpe di velluto con la suola fatta di strati di stoffa sovrapposti. Probabilmente li avete visti in qualche vecchia foto dai bordi ingialliti o, se frequentate la Valmalenco, ai piedi di qualche anziano magnan. Oggi però pare non produrli più nessuno, se non un piccolo gruppo di anziane ed energiche signore di Lanzada. Questa calzatura artigianale rischia di restare solo un ricordo, ma non c’è motivo perché ciò accada. Ci siamo riproposti di riportarle alla vita, sia pure in una nuova forma, per ridare valore al nostro passato. La loro realizzazione metterà in contatto due generazioni in grado di creare insieme qualcosa dal sapore antico e nuovo allo stesso tempo. Ma come vengono fatti? I Pedü sono calzature completamente artigianali. La suola è costituita da diversi strati di stoffa, sovrapposti e cuciti tra di loro con l'ausilio di un grosso ago. Può essere aggiunta una ulteriore suola esterna in gomma, per impedire l’infiltrazione di acqua e umidità. La tomaia è composta da due strati di stoffa, quello esterno di velluto e quello interno di cotone o fustagno. Il risultato è una scarpa comoda, resistente, ecologica e cool.
I Pedü sono le tradizionali scarpe della Valmalenco. Prodotte principalmente nel paese di Lanzada, fino agli anni cinquanta i Pedü hanno accompagnato la vita degli abitanti di questa vallata alpina. I Pedü, infatti, erano utilizzati sia in casa che all’aria aperta, nei boschi e sugli alpeggi di alta montagna, anche con la pioggia, la neve e il ghiaccio. Queste scarpe, cucite con sapienza dalle donne del paese durante le lunghe serate invernali, erano utilizzate anche per partecipare alla vita della comunità locale, durante le feste e le cerimonie religiose. In questo caso, i Pedü erano realizzati con stoffe dai colori vivaci e luminosi e ornati con nastri e fiocchi.
Quattro maestre d'arte: Agnese Bergomi, Elena Picceni, Angela Rossi e Ancilla Parolini, tutte oltre i 70 anni. Sono loro il meraviglioso fulcro di questo progetto. Insegneranno alle allieve del primo e del secondo anno (tra i 15 e i 17 anni) del corso per operatore della moda e sartoria, del Polo di Formazione Professionale di Sondrio, a realizzare qualcosa che hanno sempre fatto per sè e per i propri famigliari: i Pedü. Queste scarpe saranno così il ponte fra due generazioni. Il progetto vuole valorizzare, in modo innovativo, un prodotto tradizionale che non deve scomparire. Nell’iniziativa sono coinvolti il Comune e la Biblioteca di Lanzada, ValtNet e l’Emporio Marzotto - Tessuti di Sondrio. Un grazie particolare agli anziani del “Pomeriggio del pensionato di Lanzada”, che hanno condiviso con noi i loro ricordi e la loro esperienza.
La Valmalenco è una vallata laterale della Valtellina, è situata nel cuore delle Alpi Retiche Occidentali e segna, a nord, un tratto del confine tra Italia e Svizzera. I paesi principali sono Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Lanzada (dove è più forte e sentita la tradizione dei Pedü), Spriana e Torre Santa Maria. Le sue montagne sono note per la loro bellezza. Tra le altre, è importante ricordare il Pizzo Scalino, con la sua caratteristica piramide, il Monte Disgrazia e il Pizzo Bernina, che, con i suoi 4.049 metri, è una delle vette più alte dell’intero arco alpino. Ma la Valmalenco è fatta anche di ghiacciai, laghi, come lo splendido lago d'Entova, o il più noto lago Palù, e alpeggi, dove ancora oggi è mantenuta viva la tradizione legata all’allevamento dei bovini e alla produzione di burro e formaggi. Questo patrimonio naturale e culturale può essere facilmente apprezzato, grazie a una fitta rete di sentieri escursionistici e a un elevato numero di rifugi alpini. Alcuni di questi, come, per esempio, il Rifugio Marinelli Bombardieri (2.813 metri) e la Capanna Marco e Rosa (3.609 metri), sono famosi in tutto il mondo dell’alpinismo
Pomeriggio del pensionato di Lanzada